Componenti del maculatore
Un box con alloggiati:
Bombola contenente miscela antigas o gas inerte (a seconda del modello) con rilevazione della pressione. (non possibile tecnicamente sul sistema antigas).
Versione antiesplosivo: – 1 bombola di anidride carbonica da 2,7 lt. allo stato liquido (ogni bombola è corredata dal suo certificato di collaudo) completa di elettrovalvola a basso assorbimento, assicura l’inibizione all’esplosione per 3 tentativi.
Versione con solo macchiatore: – 1 bombola da 3 lt. contenente gas a 10-11 atmosfere e 0,8 litri di liquido maculante completa di valvola ad apertura con congegno pirotecnico e manometro di segnalazione. La pressione si mantiene costante perché l’uscita del gas è impedita dal liquido. Se si dovessero verificare delle microperdite della valvola sarebbero subito rilevate dalla fuoriuscita del liquido colorante.
- Serbatoio in acciaio inox (versione antiesplosivo) contenente liquido maculante – litri 0,4 per cassetto. L’inchiostro colorante è del tipo ad alta penetrazione NON TOSSICO ; A disposizione scheda di sicurezza e dichiarazione laboratorio sicurezza lavoro.
- Una batteria ricaricabile del tipo ermetica che assicura 48 ore di funzionamento in assenza di alimentazione di rete
- Sensore di inclinazione per controllare la posizione corretta dell’ATM. Intervengono innescando la maculazione se l’inclinazione dell’ATM supera i 15 gradi o se si verifica un brusco movimento (effetto tilt) in caso di sradicamento – antisvellimento-.
- Una scheda elettronica di gestione a microprocessore con funzioni programmabili
Sulla scheda sono installati:
- Sensore elettronico di temperatura per la rilevazione istantanea della variazione rapida della temperatura “delta temperatura” in modo da rilevare sia in aumento (caldo) sia in diminuzione (congelamento) la variazione brusca della temperatura stessa. Se questa condizione si verifica il dispositivo interviene.
- Due sensori di temperatura tarati su 65/70 gradi con tempo di intervento di circa 2 secondi
- Due sensori di radiazione termica – Novità – per rilevare immediatamente gli attacchi con cannello ossiacetilenico, mini lancia o foratura con utensili elettrici. I sensori scattano appena si perfora la corazza esterna del bancomat in qualsiasi punto.
- Sensore di gas esplodenti ad ampio spettro e alta sensibilità con algoritmo di gestione digitale. Compensa automaticamente le piccole o lente variazioni di impurità presenti nell’atmosfera. Evita i falsi allarmi.
- Interfaccia seriale RS 232 per programmazioni e gestione remota
- Due ingressi ausiliari per “Allarme immediato” proveniente dalla sensoristica esterna
- 4 relè contatto aperto/chiuso da usarsi per allarmi locali e remoti (sirena, lampeggiatore, combinatore telefonico Silent allarm, ecc.). Un relè è adibito alla segnalazione guasti un relè alla segnalazione dell’avvenuta attivazione del dispositivo un relè per lo spegnimento del bancomat un quarto relè per blocco apertura bancomat quando attivo il macchiatore
- Contatto di blocco dell’apertura. Blocca l’apertura del battente quando il dispositivo è attivo, interfacciabile con serrature elettroniche Lem o di altra marca
Esternamente al box ci sono:
- Sensore magnetico (tamper) con tre reed per rilevare l’apertura del battente
- Sensore termico montato internamente al battente in prossimità di una chiusura
- Alimentatore con incorporato sistema di spegnimento ATM in caso di intervento del macchiatore
- Sensori chiusura per rilevare lo stato delle serrature
- Consolle di controllo da collocare all’esterno del bancomat, con 4 LED di segnalazione indicanti lo stato dell’apparecchiatura e sensore per chiave elettroni Secur Key
La consolle segnala lo “stato” del maculatore come segue:
verde acceso = aliment. Presente
spento = assenza di alimentazione
rosso acceso = dispositivo attivo, non aprire
spento = dispositivo disinserito, si può aprire
giallo acceso = allarme, intervento
spento = dispositivo fuori allarme del dispositivo associato a cicalino
rosso acceso = batteria carica
spento = batteria scarica o in avaria
Sensore per chiave elettronica “Secur Key” per accesso legittimo
La chiave elettronica “Secur Key” gestisce la disabilitazione intelligente del dispositivo. (segnalata dall’apposito led)
La disabilitazione resta “attiva” per un tempo programmabile – franchigia – (tempo che intercorre dall’appoggio della chiave al sensore alla possibilità di apertura del battente)
L’uso della chiave elettronica, essendo univoca, lascia una registrazione della disabilitazione controllabile.
La perdita della chiave non comporta nessun problema in quanto la stessa si può cancellare.
La riabilitazione del sistema dopo una disabilitazione è automatica; o dopo il tempo franchigia o alla richiusura del battente
Ogni dispositivo è corredato da una etichetta e da una vetrofania che segnalano la
presenza dei dispositivo sul bancomat
Optional:
- Serratura elettronica Hal 600 (Certificata ICIM) con funzioni antifurto/antirapina da interfacciare con l’apparecchiatura Tutor. In questo caso si eviteranno in modo ASSOLUTO i falsi interventi imputabili a “errate manovre dell’operatore”. (Caratteristiche tecniche a richiesta)
- Serratura elettronica Duo 4000 – chiedere specifiche tecniche direttamente alla Lem
Funzionalità del maculatore
I principali parametri di gestione sono:
- Fasce orarie. Tempi programmabili durante i quali è attivo o disattivo il maculatore
- Abilitazione giornaliera: si possono scegliere dei giorni dove non è possibile disattivare il maculatore. (tipici il sabato e la domenica)
- Orologio/calendario con cambio automatico ora legale/solare
- Gestione automatica delle festività riconosciute con attivazione del dispositivo 24 ore su 24
- Registrazione ciclica di 250 eventi – Allarmi, Apertura battente,
- Abilitazione/disabilitazione ecc. con giorno, data, ora, minuti e secondi.
Accesso legittimo con chiave “Secur Key”. (esempio di una filosofia di gestione)
Significa che l’apertura del bancomat può avvenire: In fascia oraria consentita con la
normale apertura delle serrature, in fascia non consentita con la chiave elettronica “Secur
Key”congiunta alla normale apertura. Se si apre il battente nella fascia non consentita
anche con la giusta chiave e combinazione il dispositivo interviene. Questa funzione è
molto importante per la protezione notturna e per le installazioni remote.
Anche per eventuali contraffattori della chiave legittima e della combinazione di apertura
nelle fasce proibite non è possibile aprire senza fare intervenire il dispositivo.
Telegestione con porta seriale RS 232 – Accesso locale o accesso remoto con modem
La telegestione può essere eseguita tramite collegamento della porta seriale RS 232 del macchiatore/antigas a un porta seriale del P.C. Tramite collegamento modem si può gestire il macchiatore/antigas da una centrale operativa.
Si possono controllare le funzioni:
- Disattivazione con password del dispositivo per apertura in emergenza
- Taratura sensori gas (largo spettro e metano)
- Controllo e autodiagnosi del sistema – batteria, alimentazione esterna, orologio, parametri memoria
- Impostazione orologio-calendario
- Impostazione fasce orarie, festività nazionali e locali – attivo/disattivo
- Selezione modalità per l’accesso legittimo
- Impostazione tempi di “franchigia”
- Richiesta eventi memorizzati
- Stato del dispositivo – Attivo/disattivo, in allarme
- Stato battente cassaforte
- Stato serrature – Aperto/chiuso
- Disabilitazione – attivazione
- Stato allarme – allarme tilt, allarme gas, allarme luce, allarme temperatura sia in aumento che in diminuzione rapida, allarme sensore termico
- Innesco macchiatura da remoto
- Reset allarmi
Possono essere installati due diverse configurazioni:
Il dispositivo TUTOR BANCOMAT EXPG è stato testato presso l’Istituto CESI di Milano.
Migliorie per dispositivo macchiatore/antigas “Tutor”
Premessa:
Il dispositivo “tutorbancomat” per la protezione dei bancomat e delle casseforti contro gli attacchi con gas esplodenti con finalità di apertura del mezzoforte si basa sul principio di abbassare la percentuale di ossigeno nel mezzoforte da proteggere immettendo anidride carbonica.
Infatti se la percentuale di ossigeno è inferiore al 12% non avviene esplosione a prescindere dalla quantità o tipo di gas immesso.
Ultimamente però i malviventi che normalmente usavano per questa effrazione solo gas acetilene o propano hanno affinato le strategie di attacco.
Negli ultimi casi esaminati si è notato che l’attacco viene fatto con l’uso contemporaneo di gas acetilene e ossigeno (kit bombole per cannello ossiacetilenico)
Questa nuova tecnica fa si che l’efficacia della protezione data dal “Tutorbancomat” contro lo scoppio del mezzoforte si riduca drasticamente.
Migliorie e modifiche
Si è testato e messo a punto per contrastare alla nuova tipologia di attacco con gas e ossigeno queste nuove tecniche:
- Si è approntato una nuova scheda elettronica per la gestione ottimale del dispositivo “Tutor”.
Il nuovo sistema per contrastare l’attacco con il gas funziona come segue:
Quando il rilevatore di gas entra in allarme viene immesso anidride carbonica per un tempo prestabilito a seconda del volume del mezzoforte in modo da saturarne l’interno abbassando così il livello di ossigeno. Si sono ottimizzato i tempi per l’immissione di anidride carbonica.
- Per aumentare l’efficacia nel tempo è stata aggiunta una funzione “speciale” al relè di apertura e chiusura dell’elettrovalvola che immette l’anidride carbonica nel mezzoforte.
- Per una ulteriore efficacia dissuasiva si può integrare il sistema con una sirena da 120 decibel con un assorbimento compatibile con la scheda elettronica, che interviene appena scatta l’allarme gas oppure se la paratia di erogazione contanti (shutter) viene forzata . Quest’ultima deve essere sensorizzata. (Optional)
- Per i bancomat che hanno all’interno della cassaforte degli spazi vuoti relativamente grandi si possono installare dei contenitori in plastica gonfiabili (Airbag) che diminuisce il volume interno del mezzo forte favorendo notevolmente l’efficacia neutralizzante dell’anidride carbonica. (Optional)
- La scheda è stata integrata ulteriormente con sensori equivalenti ai sensori “sismici/selettivi” che normalmente si installano sui bancomat con le seguenti funzioni
- Microfono che rileva rumori dovuti ad attacchi con tutti i mezzi meccanici
- Accelerometro che rileva attacchi con mezzi meccanici, lancia termica e di shock per sradicamento.
- Sensore magnetico per il controllo dell’apertura del battente (Optional)
Questa integrazione evita l’installazione dei “sismici/selettivi” e del controllo porta.
Con un unico collegamento alla centrale allarme si monitorizzano sia gli attacchi al bancomat che il funzionamento del “Tutor” ottenendo un notevole risparmio.
Shutter
La sensibilizzazione dello “Shutter” del bancomat è auspicabile in quanto lo stesso funziona regolarmente in caso di prelievo lecito, da un allarme o innesca la macchiatura in caso di forzatura
Il dispositivo sopra descritto è un sistema “aperto” tale da essere aggiornato con eventuali future migliorie.